Pay Per Click vs. Search Engine Optimization

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Per raggiungere nuovi clienti è meglio affidarsi al Pay per Click oppure alla Search Engine Optimization? Premesso che non c’è una regola che vada bene per tutti, spesso quello che manca è un’analisi preliminare che invece a mio avviso è fondamentale per decidere quale direzione prendere.

Campagne PPC e SEO sono 2 strumenti diversi tra loro ma che se utilizzati nel modo corretto possono portare grandi benefici a qualunque business online.

Avere un sito web oppure un e-commerce che non genera traffico qualificato comporta una perdita economica.

Meglio quindi entrare nell’ottica di pensiero che è obbligatorio destinare una buona fetta del budget che si intende investire in attività di web marketing. Tra le principali ci sono le campagne di email marketing, Google ADS, Social Media e Link Building.

Detto questo, vediamo insieme quali sono i vantaggi e gli svantaggi della SEO e delle campagne a pagamento per decidere se investire nella SEO oppure nell’ADV.

SEO: ottimizzazione per i motori di ricerca

Ottimizzare un sito web per i motori di ricerca significa renderlo in linea con le direttive dettate da Google. I fattori di ranking che influenzano un sito web sono numerosi, rendendo la competenza di un professionista assolutamente necessaria.

Come se questo non bastasse, Google aggiorna il proprio algoritmo molto spesso; questo comporta che una strategia che funziona bene oggi potrebbe non essere così performante in futuro.

Un bravo SEO Specialist deve avere conoscenze anche nell’ambito del web marketing, dei Social Media e dovrebbe conoscere almeno le basi della programmazione.

Per posizionare un sito web su Google per le keyword più rilevanti e pertinenti al settore di competenza è necessario avere una panoramica completa e valutare molti aspetti.

Spesso non basta effettuare un lavoro di SEO ON-PAGE all’interno del proprio sito web. Per competere su alcune SERP particolarmente competitive, potrebbe essere necessario effettuare attività OFF-PAGE come quelle di Digital PR e Link Building.

Iniziando a lavorare sul proprio sito internet, ci sono alcuni aspetti che devi ottimizzare poiché sono molto importanti per essere più visibile sui motori di ricerca. Tra i principali fattori di ranking ci sono:

  1. Anzianità del dominio – Nonostante Google abbia più volte affermato che l’anzianità di un dominio non ha alcuna rilevanza ai fini del ranking, un dominio con uno storico ha certamente un peso maggiore rispetto ad uno nuovo.
  2. Layout responsive e User Experience – I siti web devono essere sempre sempre pensati in ottica “Mobile First”. Tenendo conto del fatto che quasi il 90% delle visite arrivano da smartphone, è fondamentale che il sito sia progettato per essere navigato in maniera ottimale da mobile. Questo però non significa che non debba comunque essere ottimizzato anche per computer e tablet. Ecco perché si parla di layout responsive, poiché ogni pagina deve offrire un’esperienza di navigazione ottimale da qualunque device.
  3. Alberatura e struttura – Ogni contenuto deve essere facilmente raggiungibile dai navigatori, pertanto è fondamentale creare un percorso di navigazione semplice ed intuitivo. Vale sempre la vecchia regola per la quale qualunque contenuto deve essere raggiungibile con un massimo di 3 click.
  4. Tag Title e Meta Description – Si tratta di tag fondamentali che devono essere personalizzati per tutte le pagine del sito. Il Title dovrebbe contenere la keyword principale ed avere una lunghezza massima di 60 caratteri per evitare che venga troncato nei risultati di ricerca. Includere una “Call to Action” nella Meta Description, non superando i 160 caratteri, è una buona prassi per incoraggiare l’utente a cliccare il link.
  5. Ottimizzazione delle immagini – Le immagini devono essere compresse ed avere un peso non superiore a 100kb. Meglio utilizzare i nuovi formati (ad esempio il WEBP) ed inserire sempre l’attributo ALT. Per i video sarebbe opportuno non caricarli direttamente sul proprio server per evitare di appesantire il sito e rallentare la navigazione. Meglio pubblicarli su una piattaforma esterna come Youtube oppure Vimeo e fare l’embed sul proprio sito.
  6. Metadati strutturati – Sono delle informazioni presenti nel codice HTML delle pagine che vengono fornite ai motori di ricerca per aiutarli a classificare e comprendere meglio il loro contenuto. E’ possibile definire una lunga lista di entità, azioni e relazioni su Internet riprese dal sito web di riferimento Schema.org.
  7. Link interni – Creare una rete di link interni alle varie pagine è fondamentale sia per gli utenti che per i motori di ricerca. I link interni infatti consentono di approfondire determinati argomenti e trasferire valore in termini di trust da una pagina all’altra. Troppo spesso questa pratica viene sottovalutata ma se applicata nel modo corretto può portare grandi benefici a livello di visibilità.
  8. Velocità e performance – Avere un sito web veloce oggi è una priorità assoluta. Google infatti attribuisce sempre maggior valore alle performance che rappresentano uno dei più importanti fattori di ranking. Se vuoi approfondire l’argomento, qui ti parlo dei Core Web Vitals, di cosa sono e come ottimizzarli. Negli ultimi anni la velocità di un sito web è diventata sempre più importante ai fini del posizionamento, non trascurare questo aspetto se vuoi ottenere più visibilità.
  9. Certificato SSL – Un sito web sicuro è sempre sinonimo di affidabilità. Si tratta di un protocollo che consente la trasmissione di informazioni in modo criptato e sicuro. Attivare un certificato SSL sul proprio sito web ti consente di proteggere i navigatori impedendo a terzi di intercettare le informazioni trasferite. Esistono vari tipi di certificati SSL da quelli gratuiti (ad esempio Let’s Encrypt e ZeroSSL) a quelli a pagamento (vedi Geotrust e RapidSSL)
  10. Link in ingresso – La link building è sempre un’altro dei fattori che incidono maggiormente sul posizionamento. Riuscire ad ottenere link in ingresso di qualità verso il proprio sito web, è molto importante ai fini di una strategia SEO efficace. In questo articolo del mio blog ti parlo di come progettare una campagna di link building.

SEO: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Il vantaggio principale è che una strategia SEO efficace ti consente di ottenere un posizionamento sui motori di ricerca stabile nel tempo. In realtà questa mia affermazione non è del tutto vera poiché ci potrebbero essere altri fattori che entrano in gioco.

Competitor che fanno SEO, cambiamenti agli algoritmi di Google ed altri aspetti, possono influire sensibilmente sui risultati delle SERP.

Lo svantaggio principale è che per poter vedere dei risultati concreti è necessario attendere del tempo. Tipicamente infatti i Crawler che scandagliano le pagine web hanno necessità di analizzare in profondità il codice prima di inserirlo nel loro indice e mostrarlo agli utenti.

Se hai intenzione di aprire un blog o comunque una pagina dedicata alle news, potresti cercare di entrare a far parte di Google Discovery ed attrarre un bacino molto più ampio di utenti.

PPC e ADV: le campagne pubblicitarie a pagamento

Una campagna pubblicitaria di tipo PPC (pay per Click) indica una forma di pubblicità in cui un’inserzionista paga ogni volta che un utente clicca su un suo annuncio.

Si tratta di un modello tipico del digital marketing che viene adottato per esempio da Google ADS. Le campagne ADV funzionano con il meccanismo del PPC, pertanto la bravura di un professionista del marketing consiste nell’ottimizzare il CPC (costo per click).

Principali tipologie di campagne Google ADS

In base agli obiettivi che si intende raggiungere è possibile creare varie tipologie di campagne Google ADS, ecco le principali:

  • Rete di ricerca – Serve a mostrare i propri annunci sulla rete di ricerca. Può inoltre essere ampliata mostrando gli annunci anche sui siti partner di Google.
  • Lead – Una campagna lead serve ad incentivare una specifica azione da parte dell’utente. Può trattarsi ad esempio dell’iscrizione alla newsletter, della compilazione di un form contatti, oppure del download di un documento in formato pdf. Per incentivare gli utenti, spesso si tende ad offrire un contenuto in omaggio come ad esempio un e-book oppure uno sconto.
  • Display – Si tratta di una campagna che mostra annunci in formato grafico o testuale sui siti partner di Google e sulle app. Serve ad aumentare la Brand Awareness e l’autorevolezza di un brand sul web.
  • Shopping – Se hai un e-commerce, una campagna Google Shopping può darti una grossa mano a raggiungere clienti interessati ai prodotti che vendi. Gli articoli saranno infatti mostrati all’interno di un specifico box corredati di immagini, testi e prezzi e usufruiranno quindi di una grande visibilità all’interno delle pagine di ricerca.
  • Video – Attraverso una campagna video potrai raggiungere milioni di persone su Youtube ed ottenere visite e conversioni.

La novità della campagne Google Discovery

Voglio adesso parlarti di un’interessante novità che puoi sfruttare per ottenere visibilità online: le campagne Google Discovery. A differenza delle altre che si basano su 2 dati di fondo ovvero le keyword ed i segmenti di pubblico, questa nuova tipologia di ADS lavora su più canali contemporaneamente stimolando l’interesse degli utenti.

Una campagna Discovery è improntata sui desideri delle persone e si adatta in modo dinamico ai navigatori intercettando il loro intento di ricerca nel momento stesso in cui si manifesta la necessità.

Grazie al Machine Learning, una tecnologia legata all’IA (Intelligenza Artificiale), è possibile tenere traccia delle ricerche online, dei video visti su YouTube e delle app scaricate e installate sui nostri dispositivi.

Dopo aver raccolto tutte queste informazioni, la campagna Discovery riesce a scovare l’annuncio migliore in base all’utente che si trova davanti ottimizzando al massimo il CPC.

Le campagne ADV sui Social Media

Oltre alla gestione delle pagine e dei profili aziendali sui Social, un ruolo fondamentale in una strategia di marketing, viene ricoperto dalle campagne ADV. Queste possono rispondere a diversi obiettivi e raggiungere target di pubblico diversi a seconda di come vengono impostate.

E’ possibile ad esempio puntare ad ampliare il pubblico dei followers, promuovere un determinato prodotto o servizio, oppure raccogliere contatti richiedendo la compilazione di un form.

La cosa fondamentale è stabilire fin da subito l’obiettivo che si intende raggiungere. Una volta chiaro questo punto, sarà necessario profilare il pubblico a cui mostrare gli annunci in base a vari parametri: età, sesso, luogo ed interessi.

Un altro aspetto fondamentale è ovviamente il budget a disposizione che deve essere congruo rispetto agli obiettivi ed alla durata della campagne ADV.

Vantaggi e svantaggi delle ADV

A differenza della SEO una campagna ADV, una volta impostata e fatta partire, è in grado di generare lead, contatti e vendite fin da subito. Ovviamente deve essere stata progettata nel modo corretto e comunque un certo periodo di tempo per ottimizzarla e riuscire ad abbassare il CPC è comunque necessario.

La sua efficacia spesso è quasi immediata infatti si riesce ad ottenere conversioni e vendite anche nel breve periodo.

Lo svantaggio è che qualunque campagna a pagamento è legata al budget disponibile. Se hai budget sufficiente puoi ottenere ottimi risultati, se invece non è così il rischio è quello di disperdere tempo e denaro senza ottenere risultati.

Purtroppo mi capita spesso di confrontarmi con clienti che nonostante continuino a spendere soldi sulle ADV non ottengono i risultati che si aspettano.

Quando lavori con le campagne ADV il compito di un professionista è quello di ottimizzare al massimo il budget di spesa. In questo modo sarai certo che i soldi spesi su Facebook, Instagram, Linkedin e TikTok risulteranno un investimento e non una spesa.

Questo discorso vale ovviamente sia per i Social Media per le campagne Google ADS. In particolare le campagne Google a pagamento generalmente tendono ad ottenere maggiori conversioni poiché è possibile targhettizzarle con maggiore precisione e raggiungere un pubblico più in target.

Meglio investire sulla SEO oppure sulle campagne ADV?

Adesso che ti sei fatto un’idea più chiara di quello che sono i 2 mondi della SEO e dell’ADV, ti starai domandando se è meglio investire sulla SEO oppure sulle campagne a pagamento.

Premesso che non c’è una risposta giusta ed una sbagliata, l’ideale sarebbe avere budget e risorse a sufficienza per poter investire su entrambi i canali.

Prima di farlo però è indispensabile fare alcune considerazioni e valutare bene la migliore strategia di web marketing per la tua azienda.

Se il tuo sito web o e-commerce è appena stato messo online ed hai necessità di visibilità immediata, non puoi prescindere da Google ADS e dalle campagne sponsorizzate sui Social.

D’altro canto non puoi permetterti di non essere ben posizionato sui motori di ricerca; meglio quindi pensare ad una strategia SEO che possa portare risultati nel medio/lungo periodo.

Quando si crea un nuovo sito internet va pensato sin da subito in ottica SEO. L’alberatura, la struttura delle varie pagine, i testi e le immagini sono soltanto alcuni degli elementi che devono essere progettati per posizionarsi su Google.

Piano di marketing per ripartire il budget

Che tu decida di investire nella SEO piuttosto che sul Pay per Click oppure su entrambi, definire un piano di marketing è fondamentale. Prima di lanciare un nuovo progetto è indispensabile definire tutti gli strumenti che saranno utilizzati.

Spesso la fase strategica viene trascurata e non gli viene attribuito il giusto valore poiché magari si ha fretta di iniziare a lavorare.

Questo è un errore poiché se tutto viene pianificato preventivamente non solo si ottimizza il lavoro e quindi si risparmia del tempo, ma la resa è sicuramente migliore.

In questa fase dovrai decidere la cifra da destinare alle attività di Web Marketing e di conseguenza scegliere le piattaforme più idonee a raggiungere i tuoi obiettivi.

Dovrai essere in grado di misurare la performance della varie campagne, definendo il KPI (Key Performance Indicator) e monitorare costantemente il ROI (Return On Investment).

Una volta che hai deciso la strategia da adottare, ricorda che questi parametri ti permetteranno di gestire al meglio le tue risorse e di migliorare rendimento delle attività di web marketing in corso d’opera.